Le vie della recessione.

Una nuova pagina attende la nostra martoriata Italia, la manovra appena varata è fra le più dure degli ultimi decenni. D’accordo che l’Europa ci ha chiesto sacrifici, va bene che i mercati oggi siano in netta ripresa, e lo spred stia diminuendo, ma il punto è ” Perchè a pagare sono sempre gli stessi?”  I lavoratori, i pensionati, quelli che il lavoro l’hanno perso, o non riescono a trovarlo.

Anche se questa manovra ha inserito delle nuove tasse ai più abbienti, sta di fatto che andremo in pensione più tardi, le stesse pensioni saranno da fame, si faticherà sempre più ad arrivare a fine mese, e tutto questo farà da freno all’intera economia, aumentando il rischio recessione nei prossimi anni. Eh si, perché se ci sono pochi soldi e un mare di tasse da pagare tutti rimandano gli acquisti, limitandoli a quelli strettamente necessari, le industrie non avendo più ordini rallentano la produzione, col rischio che molte ditte piccole chiudano i battenti, e tutto questo aumenta senza fine il circolo vizioso della crisi.

Pensano di aver varato una manovra da applausi, forse per l’Europa appare così, ma tutti i problemi sono solo rimandati, perchè non può esserci crescita se  girano pochi soldi, se si fatica ad arrivare a fine mese, se le ditte chiudono e i giovani entrano nel mondo del lavoro sempre più tardi, perché hanno deciso di farci lavorare fino alla vecchiaia. Un futuro con queste premesse non potrà che generare insoddisfazioni, malessere sociale, bilanci negativi della nostra economia nel lungo termine.

 

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