” Ci lasciamo alle spalle Riva Trigoso, con i suoi cantieri navali, le sue vaste spiagge, il suo interno, con quella vastità che confonde, e ci dirigiamo verso Moneglia. Questo tratto di sentiero è abbastanza lungo, circa 4 ore, e molto impegnativo per via dei dislivelli da compiere e del sentiero non sempre in buono stato, soprattutto passata Punta Baffe.
In questo post vi farò vedere la parte che arriva fino a Punta Baffe. Dopo aver visto spiagge, mare e passeggiate, ecco che l’ambiente cambia rapidamente, ci troviamo immersi in un tipico esempio di campagna ligure, con fasce coltivate, animali, e quei sapori tipici dell’immediato entroterra…
In alcuni tratti il sentiero corre sul versante settentrionale, la vista spazia all’infinito verso paesaggi bucolici, ci sono anche delle casette che sembrano appartenere ad altre Terre, con la loro forma particolare, e poi quei monti sullo sfondo, che visti da li sembrano ancora più alti…
Questo tratto di sentiero è molto ampio, poi diventerà via via più stretto e sempre più impegnativo. Sullo sfondo in lontananza vedete già spuntare Punta Baffe, con la sua torre. Qua il relax è totale, non ci sono macchine, le strade sono distanti, il rumore del mare è coperto dai monti, quindi non arriva in questo punto. Ci siamo solo noi, con i nostri passi, la fatica della dura salita e quei pensieri che corrono come aquiloni nei cieli azzurri dell’infanzia..
Dopo un’ora e mezza di cammino eccoci arrivati a Punta Baffe, il sole di metà pomeriggio è cocente, sembra già estate, sono molte ore che cammino, praticamente dal primo mattino, dalla ormai lontana Sestri Levante. Osservo la Torre da lontano, c’è un tavolo per fare un pic nic, hanno lasciato una bottiglia al sole, quasi un simbolo della calda giornata, un affresco d’estate fossilizzato fra le trame di un avventuroso presente…
Arrivo sotto alla Torre Saracena di origine romana di Punta Baffe, cerco un’inquadratura che mi permetta di cogliere un piccolo raggio di sole ai lati della torre. Vista da vicino sembra più grande di quello che è, le prospettive spesso riescono a farci cogliere sfumature differenti di un paesaggio. Poco sotto ci sono alcune persone che riposano al sole, molti arrivano fino a questa meta e fanno rientro a Riva Trigoso. Per chi vuole proseguire da qua si aprono due possibilità, o passare dal Monte Moneglia seguendo un percorso più lungo verso l’interno, o arrivare a Moneglia passando per il sentiero basso, che però ci fa salire e scendere 2 montagne, ed è molto scosceso. Io ho scelto il secondo percorso..
Nel prossimo post vi farò vedere i panorami che si aprono da questa Punta Baffe, e poi cominceremo a viaggiare verso la meta finale, in un percorso che vi descriverò in maniera avventurosa, non mancate…” ![]()
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Moneglia è davvero un bel posto
Lo ricordo piccolo ma delizioso
già, molto bella. Sono davvero infiniti i borghi meravigliosi della mia Regione, difficile trovarne uno che non sia incantevole, tutti hanno qualche particolarità che li rende bellissimi!
un sentiero speciale da compiere quasi in solitudine….forse questo è il periodo migliore!
sì, l’inverno è il periodo migliore, non c’è il caldo soffocante della calda stagione, c’è poca gente in giro, e i panorami sono puri, vergini, proprio come la natura primordiale, sempre incantevole da osservare.
Grazie del commento, buona domenica..😉
Belle Belle le due fotografie della Torre Saracena Sarà che ovunque le incontro per esempio a Sperlonga mi affascinano nella loro essenzialità.
Buona settimana con abbraccio.
Shera🤞
affascinano sempre queste testimonianze del nostro passato, ci fanno viaggiare anche con la fantasia..
Grazie del commento, buona settimana…