“… Nei post di oggi e domani vedrete la parte più dura dell’escursione, si tratta di un passaggio esposto, inizialmente molto ripido, poi più pianeggiante, nel tratto terminale. C’è anche da attraversare un torrente…
Ecco il famoso passaggio di quota, dove oltre ad attraversare il torrente bisogna prestare attenzione alla fortissima pendenza del tracciato…
Dietro me altri escursionisti stavano affrontando quell’itinerario. In pratica si risale una pietraia che durante l’inverno è ricoperta dal ghiaccio. E’ lo stesso ghiacciaio che ritirandosi porta con se pietre di varia misura, creando quel canaloni selvaggi che durante la stagione estiva si prestano ad escursioni molto adrenaliniche…
Il contrasto fra la parete dove mi trovavo e le montagne sullo sfondo creano uno scenario davvero unico. Ombre e luci dipingono paesaggi da favola, qua la natura è la protagonista assoluta….
Ecco un altro ripidissimo punto dove bisogna prestare la massima attenzione. Ho scelto di scattare il sentiero dall’alto, dopo averlo percorso, per rendere bene l’idea della salita e della pendenza affrontata….
Ma non è ancora finita, ora c’è da affrontare la parete finale, si risale su rocce bagnate, torrenti da attraversare più volte, occorre sia fiato che preparazione fisica per affrontare certi sentieri, in compenso le emozioni fotografiche non mancano, e sono davvero impagabili…
Domani vedrete altre immagini di questa parte di sentiero, poi nei giorni successivi ci sarà l’arrivo al Lago, e gli scenari d’alta quota, non mancate, vi aspetto…” 😉






davvero dura questa escursione,,,penso d’aver fatto qualcosa di simile in gioventù con un torrente così da attraversare…sono esperienze che si ricordano per sempre! buona prosecuzione Maxi!
io di escursioni simili ne ho fatte un’infinità, ormai non le ricordo neppure tutte, ma ogni volta è un’emozione raggiungere una meta ed ammirare i panorami dall’alto. Grazie del commento, buona giornata..
grazie a te per le belle immagini che mi fanno rivivere la montagna