Frazioni di Macugnaga, 1° parte…

Una volta sceso a valle iniziai a passeggiare per le varie frazioni di Macugnaga, la bellezza delle varie case mi colpì al punto che m’ispirarono delle brevi narrazioni. Con questo post, e per questo breve viaggio tra le casette creerò un viaggio narrativo sperimentale. Poi mi direte cosa ne pensate, in base alle vostre preferenze potrei unirlo anche alle future narrazioni, magari alternandolo con delle poesie…

Alle radici della sera i miei pensieri si confondevano col vento, sensazioni oniriche, quasi commoventi, entravano fra i semi del mio sguardo. Erano crisalidi di gioia, evanescenti ricordi di stagioni maturate troppo in fretta fra le carezze della vita….

Mentre scendevo per la piccola via, accompagnato dal silenzio della montagna, rivedevo la mia infanzia, i giochi inventati, il rincorrere l’aquilone. Tutto era vivo in me, era come un dipinto nel quale stavo entrando, tracciando acquarelli di colori fra le attese della breve notte d’estate…

Il sapore del legno mi avvolgeva, ho sempre adorato i profumi della campagna, furono i primi che mi fecero emozionare. Da piccolo andavo sempre in un casa in collina a trovare il nonno, la vita della campagna era parte di me, assieme ai vari sapori, alle cose genuine che sembravano nascere per me…

La spettacolare visione di un campanile storico mi distolse dai pensieri. Ecco che la mia parte poetica prese il sopravvento, in quel mentre mi tornò alla memoria una delle prima ragazze di cui m’innamorai. Fu all’ombra di un campanile che il mio viso si arrossò per la prima volta. Era estate, e per confondere il mio rossore detti la colpa al sole del giorno….

Avete mai pensato a quante belle sensazioni vi entrano nel cuore anche solo ammirando un paesaggio?! A me capita sempre. Quella casetta era proprio bella, la mia fantasia mi fece immaginare di essere lì con una ragazza bellissima, al chiaroscuro della finestra. Nel cigolare delle vecchie travi, il sussurro della sua voce, l’echeggiare delle parole, le movenze sensuali del suo essere donna nel giardino dell’anima….

Una fontana, una bici appoggiata ad un muro, ed ecco la mia gioventù che ritorna a galla, fra le tenere espressioni di una timidezza al ramo. Apostrofi di vita racchiusi nell’ampolla della gioia, e la dura fatica delle salite, quel fiatone che si faceva sempre più rapido, assieme alla voglia di scoprire cosa si nascondeva oltre la prossima via, quando ancora il traffico non era stressante, e la libertà si assaporava pedale dopo pedale….

Domani continuiamo, vedrete anche un vecchio tiglio storico, e altre scoperte. Fatemi sapere cosa ne pensate, è un progetto a cui avevo pensato già da tempo, ma volevo prima capire come sarebbe stato apprezzato da voi lettori/trici 😉😊

19 pensieri riguardo “Frazioni di Macugnaga, 1° parte…

  1. Sei incredibile Max! Questo tuo mescolare immagini e sensazioni e ricordi personali.. Il tutto è già poesia! Potresti fare un po’ l uno e un po’ una descrizione più didascalia come hai sempre fatto.. Complimenti! E BUONA SERATA

    1. si, pensavo di fare anche questo, cercherò di unire tutto, anche messaggi di positività, perle di saggezza, citazioni personali e altro, diventerà una rivista questo blog.. 😁😊😉

    1. sono quelle frazioni che ti stimolano la fantasia e t’invitano ad assaporare quel relax che in città è cosa rara, anzi diciamo pure impossibile. 😉😊👍

  2. A me piace molto l’idea che hai avuto di unire le immagini ai ricordi e alle sensazioni, 👍👍. Rendono i tuoi racconti ancora più sentiti e coinvolgenti. Le casette di montagna in legno e pietra delle foto danno quel tocco in più al tuo racconto. D’estate con il verde dei boschi e d’inverno con il bianco della neve sono una cartolina caratteristica che fa subito pensare a quanto può essere bella anche la vita in montagna. Buona serata Max, 🤗😘.

    1. mi fa molto piacere che hai apprezzato, cercherò di rendere il mio blog sempre più coinvolgente per voi che mi seguite con affetto ogni giorno 😊😉🤗

  3. Max: sìììììì!!!! sei stato veramente un accorto narratore. ho sempre apprezzato la tua capacità – come dicevo ieri- di sposare immagini e parole ma la componente narrativa così amplificata rende il tutto davvero molto emozionante. Evocativo! un abbraccio.

    1. grazie di cuore, il tuo commento da solo basterebbe per proseguire per sempre su questa strada, ma per accontentare un po’ tutti nel corso dei vari viaggi cercherò di unire più cose assieme, anche delle piccole citazioni personali, e altro. Questo blog diventerà una rivista 😁😉😊👍

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