“… Stiamo finendo di esplorare il forte, facendo il giro completo si può notare tutta l’imponenza della struttura e il suo sviluppo. Sicuramente anche realizzarlo sarò costato moltissima fatica, immaginate costruire da zero un’opera simile!
Col passare degli anni molte delle parti strutturali hanno ceduto, sicuramente quando era intatto era molto più vasto di come lo vediamo oggi, la parte alta della fortificazione è visibile solo parzialmente, si notano frammenti di mura, ciò che resta di tutta quella parte….
Anche la parte del fossato in un punto è ceduta, sebbene considerando tutti gli anni che ha passato, si è conservata intatta alla perfezione. Accedere alla zona interna è tutt’oggi impossibile, sebbene si possa scendere attraverso delle aperture nel fossato, è molto pericoloso, per via delle pietre instabili. Anche l’interno è pericolante, per cui meglio osservarlo dall’esterno….
Con la prossima immagine vi faccio notare quanto fosse mimetizzato il fossato, camminando lungo il sentiero che costeggia il forte quasi non lo si vede, era davvero una sorpresa trovarselo all’ultimo momento, un particolare che ancora oggi ci stupisce per la perfetta esecuzione del lavoro…
Sono sicuro che molti di voi non l’avrebbero notato se non avessi posto l’attenzione su questo aspetto. Ma ora guardiamo oltre, concentriamoci sull’aspetto visivo dello stesso forte, il panorama da lassù è vastissimo, tutti gli altri forti sono visibili, una specie di contatto visivo che era un po’ il fulcro di tutto il sistema difensivo. Notiamo in basso un’altro manufatto ben conservato, lo vedremo col sentiero di ritorno….
Tutto il sentiero che vedete nella prossima immagine è l’immenso giro del ritorno. I panorami da lassù sono davvero coinvolgenti, ci si perde a scoprire dettagli, particolari. Ogni punto dove s’indirizza lo sguardo si scoprono cose nuove. Pur nella loro nudità quelle montagne sanno incantarci…
Domani proseguiremo il trekking, saliremo ancora per raggiungere nuove sorprese, il viaggio continua….” 😉






un’opera immensa! pensa quei poveri soldati quanto lavoro! è la grande guerra vero? qui era contro i francesi?
buona giornata maxi!
già, erano tempi davvero neri quelli, non bisognerebbe mai dimenticare le perdite e il dolore dei moltissimi soldati che hanno perso la vita per la nostra Patria….
Buona giornata….
a te Maxi!
Ciao Max
straordinario questo tuo passaggio tra i forti della 1 guerra mondiare. I soldati hanno vissuto tragedie, in prima linea all’assalto dei nemici. Mio nonno era tra questi, caporal maggiore, un assaltatore con baionetta tra i primi alla carica, però in sul Piave e nelle trincee.
Un abbraccio
Chiara
come dicevo anche nel commento sopra non dovremmo mai dimenticarci di tutte le persone che hanno lasciato la vita sulle montagne per la nostra Patria. Noi ora possiamo solo immaginare la sofferenza di allora e raccontarla con umiltà e rispetto…
Grazie del commento, buona giornata, un abbraccio….
Complimenti al nonno di Chiara e ammirazione per i tuoi scatti e per i testi che li accompagnano.
Sherabientot
grazie del commento, sì, complimenti e tutto il rispetto possibile per coloro che hanno combattuto per la nostra Patria, non dovremmo mai dimenticarcene….
Sì ❣
Cito: “Sono sicuro che molti di voi non l’avrebbero notato”
🙋🏻♀️ eccomi… a me certe cose le devi spiegare sicuramente 😅
Molto suggestivo
Grazie 😘
simpatica come sempre 😊 grazie del commento, in effetti osservando distrattamente il confine del prato il fossato era davvero quasi invisibile, per questo l’ho fatto notare, buona giornata, a domani….😊