Soncino, 5° parte…

Ho scelto di aprire con la cartellonistica di questa stanza per farvi capire l’essenzialità della struttura che vedete ancora nella prossima immagine. Come avrete letto i capitani spesso si dovevano trasferire, e per facilitare lo smontaggio della struttura non c’erano chiodi, ma solo incastri e facili casse dove riporre abiti pronti per essere portati via. Ecco spiegata la scarna essenza di questo letto…

Ed ora siamo pronti per andare a vedere il camminamento di ronda che collegava le varie torri. Passeggiando quassù sembra proprio di essere tornati indietro di secoli, sembra ancora di sentire il rumore dei cavalli, delle carrozze, e dei soldati di guardia che parlavano fra loro nelle loro uniformi, pronti a dare l’allarme in caso di pericolo….

Tutto attorno la campagna rende il paesaggio dai tratti bucolici, sono quei borghi dove le abitazioni non danno nell’occhio, quando visiteremo il centro vi accorgerete della tranquillità delle vie. Storia e natura sembrano appartenere alla stessa realtà in questa cornice naturale…

La sontuosa bellezza di questo Castello contribuisce a renderlo ancora più interessante, e allo stesso tempo sembra aver fermato il tempo. Anche se come dicevo è stato ristrutturato alla fine del 1800, la conformazione è rimasta immutata, e per qualche attimo potremo dire di essere entrati nel ‘500, basta solo viaggiare con la fantasia….

Entriamo in una delle torri di vedetta e proviamo a vedere il paesaggio che ci appare. Come potete notare osservando dal lato della campagna, il verde prevale, ci sono piccoli nuclei di case, e poi vastissimi spazi verdi. L’atmosfera appare molto rilassante, il traffico è poco presente, c’è calma tutto attorno a noi in questo momento….

Osservando dall’altro lato ecco il Castello, con le piccole aperture nascoste fra le mura che permettevano di osservare chi stava qua, quelle che vi ho fatto vedere nel post di ieri. Si vede molto bene anche l’ampio fossato e l’ingresso principale, quello del ponte levatoio…

Nel post di domani proseguiremo il giro delle mura, ci sarà anche un’immagine a mio avviso molto poetica che accompagnerò con qualche verso di poesia, e altre sorprese, vi aspetto come sempre, non mancate….😉👍😊

17 pensieri riguardo “Soncino, 5° parte…

    1. le prigioni sono accanto alle cantine che vi ho fatto vedere prima, ma essendo molto piccole non rendevano in fotografia, avrei preso solo una parte della piccolissima cella e non avrebbe dato l’idea di questo ambiente.. 😉

  1. È sempre super interessante, quando si visita un posto, poter leggere delle informazioni che vanno a spiegare quello che si sta visitando in quel momento, 👍👍👍👍. Quel letto ha l’aria d’essere, malgrado fosse fatto per essere smontato e trasportato, un tantinello scomodo. Riesco ad immaginarmi perfettamente il signore del Castello, alzarsi una mattina e tac! restare bloccato con la schiena, 😄. Eh beh, anche a quell’epoca credo che esistesse già il famigerato e doloroso “colpo della strega”, 😉. Anche se, probabilmente, con il tempo è l’abitudine, dormire su un letto del genere sarebbe stato come dormire su un comodo materasso pieno di cuscini, 😁. E riesco ad immaginare persino delle guardie durante i turni di sorveglianza: avanti e indietro lungo il cammino di ronda, sempre con l’occhio e le orecchie all’erta nel captare qualche pericolo… che lavoraccio! Un’altra bellissima tappa all’interno di questo meraviglioso castello, 🤩. Bravo Max, 👏👏👏👏! Ti auguro una buona serata e ti mando un caro abbraccio, 🤗☺️😀🌷.

    1. penso che a quell’epoca le comodità fossero un optional non contemplato 😁, poi tutto è relativo, rispetto a quelli che dormivano in scantinati, buttati su dei sacchi di fieno, qua erano nel lusso. Al giorno d’oggi siamo talmente ben abituati, che anche solo immaginare la vita dell’epoca ci fa venire in mente mille problemi, come hai giustamente pensato te 😊😉👍 Grazie mille per i tuoi pensieri anche oggi, buona serata, un caro abbraccio, vado subito a scrivere il seguito…🤗😉

      1. Eh, sì: al giorno d’oggi non so quante persone, potendo tornare indietro nel tempo, sarebbero capaci d’adattarsi agli usi e ai costumi dell’epoca, 😉. E chissà, se a parti inverse, cosa penserebbero le persone dell’epoca vedendo tanti agi e tante comodità. Corro subito a leggere la prossima tappa, 😉. Buona serata e un caro abbraccio anche a te, 🌷🙂🤗☺️

  2. adoro quei mobili perchè sono più naturali di quelli moderni..e amo i mattoni o tutti imateriali non troppomodificati dall’uomo, sembra che tutto sia più vicino al nostro essere. Il castello è una vera meraviglia…certo ha una solidità che lo ha fatto durare nel tempo, anche se è stato ristrutturato, cosa che gli edifici moderni non possono avere! Grazie per questo bel racconto Max!

    1. ah beh quello di sicuro, basta anche solo vedere i ponti medioevali, alcuni sono perfettamente intatti ancora oggi, mentre altri fatti di recente sono già crollati e sono stati rifatti diverse volte. La solidità delle costruzioni una volta era una cosa certa, e di certo non risparmiavano sul materiale. Si potrebbero fare infiniti esempi legati alle costruzioni del passato, e visitando questi complessi ce ne rendiamo conto in maniera tangibile. Grazie mille del commento come sempre, un caro abbraccio, buona serata…🤗😉😊👍

    1. eh sì ogni tanto cerco di variare ambienti, anche per rendere più interessante l’avvicendarsi delle narrazioni, mi fa piacere che apprezzi sempre, buona serata…👍😉

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