Cosio d’Arroscia, 13° parte…

I banchi di una vecchia scuola avevano fatto nascere in me bellissimi ricordi, mi sembrava di sentire ancora il profumo delle matite appena temperate, fu il primo profumo della mia vita che mi rimase davvero impresso e ho sempre associato alla scuola. Dopo questa immersione nei ricordi riprendo a camminare per questi vicoli colmi di silenzio…

Ed eccomi pronto a scoprire una nuova ricostruzione storica, talmente bella che le sensazioni si perdono dentro me, fino a diventare poesie…

Questo borgo a tratti assomiglia a quei borghi abbandonati che adoro esplorare, quelli in cui il vento dialoga con le inferriate semi aperte, facendole cigolare, ma qua la vita è presente, nascosta, appartata, silente, proprio come il muto abbraccio dei ricordi, che qua ti vengono incontro, fino a farti innamorare del tuo stesso passato…

Ecco dei bellissimi vasi fioriti, ne sento il profumo, mentre avanzo lentamente in quegli spazi senza confini, dove l’aria gioca a nascondino col buio di case vuote da tempo, dove anche i sussurri sanno farsi attendere, come spose all’altare..

Sono attimo che vive
parola che scrive
muto esilio di un pensiero nuovo
affacciato a balconi nudi,
fermi nelle crisalidi di stagioni nuove
arrese al mistero
di un passato che muore…

Ecco un passaggio medioevale, m’infilo in questo vicolo coperto, una scala di legno è appoggiata alla parete, dal soffitto pendono prolunghe lasciate lì da lavori che hanno preso una pausa, c’è un vento caldo che scivola dall’esterno, lo inseguo quasi a voler fuggire da un sole fin troppo cocente…

Raggiungo un altro punto storico di questo museo a cielo aperto, ecco una vetrinetta con all’interno bambole di pezza, il tempo sembra conservarne la loro fiera innocenza, unita a quei lavori artigianali fatti di pazienza e costanza, dove tutto veniva fatto con amore e tramandato alle generazioni future….

Il viaggio nelle emozioni e nella poesia continua, domani vi aspettano altre meravigliose sorprese, vi aspetto come sempre, grazie delle vostre graditissime letture….😉👍👍👍👍👍😊

10 pensieri riguardo “Cosio d’Arroscia, 13° parte…

  1. in effetti sembrano proprio visioni dal medioevo soprattutto per le case con i portici e per quel volto che sembra un sotterraneo di un castello. I banchi invece sono di un epoca vicina…i miei banchi alle elementari erano doppi e di legno grezzo con il calamaio…Ognuno ha i supo tempi del ricordo e i ricordi richiamano sempre pensieri particolari.. grazie Max. un paese davvero speciale! buona serata

    1. Sì, il borgo ha origini medioevali, ma i ricordi che hanno ricostruito ovviamente sono di epoche più recenti, ma pur sempre affascinanti da raccontare. E’ vero, ognuno ha i suoi ricordi, la bellezza di questo borgo è che qua ognuno può ritrovare una parte del proprio passato. Grazie come sempre per le tue belle letture, un caro abbraccio, buona giornata…🤗🤗😊😉👍👍

  2. Un quadro magico, così bello che ogni parola sembra superflua. Un tocco da maestro più che da scolaro, mi hai fatto vivere un momento magico e, come sempre, per tutta questa meraviglia, ti ringrazio. Un carissimo abbraccio per te, Massimo, buonanotte ✨️✨️✨️
    Buona giornata per domani!! 🙏🏻🙏🏻🙏🏻😀😉😉😄😄😄🤗🤗🤗❤️❤️❤️❤️💫💫💫💥💯🍀🍁🌷⚘️👌🏻

    1. mi fa davvero piacere che hai potuto vivere un momento magico attraverso la mia narrazione. Ci sono posti e sensazioni che le immagini possono rievocare attraverso la fantasia di chi le osserva. Grazie come sempre per le tue bellissime letture, un caro abbraccio, buona serata..🤗🤗🤗👍😊😉😉

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