“… Nella semplicità delle piccole cose è nascosta la grandezza della felicità, non servono cose pazzesche per essere contenti della vita, basta vivere col cuore i nostri momenti di quotidianità.
Per segare i tronchi una volta si era in due, ecco il metodo più usato, anche in questo caso la convivialità era garantita, e fra un racconto e l’altro si lavorava e si faticava.
Ogni singolo fotogramma di questo Presepe particolare è un frammento di vita, vengono descritti lavori ormai scomparsi, e spaccati di quotidianità che ormai non conosciamo più da tempo.
A queste scenografie mancano solo le parole. Immaginiamo i dialetti di un tempo, quando ogni valle, ogni borgo, aveva la sua cadenza, la sua parlata tipica. Oggi i dialetti vanno scomparendo quasi del tutto.
La bellezza di questo borgo, con tutte le sue case in pietra, non fa che aumentare la bellezza di questa ricostruzione storica.
Anche i balconi prendono vita, con tanto di bambini e donna che stende i panni. Nulla è stato lasciato al caso, ogni piccolo particolare è messo in evidenza.
Domani si prosegue, arriveremo nel cuore del Presepe, alla Natività, buon mercoledì 16 gennaio a tutti…” 😉






Ciao Max
bellissimi scatti di cuore, in questo presepio, dove la realtà si fonde col passato e viceversa.
Un abbraccio e buon mercoledì.
Chiara
Grazie Chiara, sono felice che questa narrazione sia di tuo gradimento, presto vedrai anche la tua Celle, continua a seguirmi…
Le parti di presepe all’aperto tra le vie del borgo sono le mie preferite. Le vecchie abitazioni in pietra alimentano l’atmosfera del passato. Bellissimi scatti, alla prossima! 🙂
grazie del commento, mi fa piacere che questi scatti suscitino emozioni, in effetti le ambientazioni esterne sono veramente ben fatte, senza nulla togliere ai capolavori degli interni, con delle ricostruzioni accuratissime, e con mille dettagli.
Buona giornata .