Soncino, 4° parte…

Ci troviamo nel cuore del Castello, eccoci in quella che era la cucina, si vede ancora l’ampio camino. Qua il freddo doveva essere pesante durante i lunghi inverni, in quel periodo faceva molto più freddo che ai giorni nostri, per cui pensare di essere qua d’inverno, ci può solo far immaginare quanto doveva essere dura la vita….

Mi sposto dall’altra parte per farvi vedere la luce che entra dalla finestra e le curiose panche proprio in prossimità di essa. Un tempo si sfruttava la luce delle finestre per leggere o fare dei lavori manuali, o semplicemente per parlarsi , la luce non era presente come ai giorni nostri, e gli ambienti erano abbastanza scuri. Possiamo immaginare le vecchie lampade col fumo che usciva e rendeva scuri anche i muri, fra quegli spazi certo non ampi….

Ed ora saliamo verso la parte superiore, una stretta scala ci conduce alla camera da letto del capitano. Dalle mura perimetrali ecco delle curiose aperture, servivano in caso di attacchi per colpire i nemici senza essere visti. Ho scelto questa inquadratura per rendere viva la luce e la prospettiva del muro vista da chi sta all’interno…

Poco più avanti ecco un’altra apertura molto singolare, la prospettiva ci fa vedere una delle torri di guardia che vedremo in seguito. Da qui chi era all’interno poteva vedere i messaggi mandati da chi stava all’interno delle torre di guardia, e rendersi conto dei pericoli. Chi stava al di sotto non poteva sapere che le due persone si vedevano fra loro, quindi poteva essere sopraffatto in caso di attacco…

Su questo livello c’erano altre stanze, alcune ora sono chiuse, le spesse mura proteggevano chi camminava lungo questo perimetro interno. E noi ora andiamo a vedere una stanza particolare…

Quella che vedete è la stanza del capitano, domani in apertura del post vedrete una cartellonistica che vi darà qualche informazione in più. Ora vi racconto una leggenda. Come ogni Castello anche questo aveva i suoi fantasmi, si racconta che una volta spente le luci delle candele il folletto levasse le coperte al vecchio Marchese, mentre quando erano accese non gli dava fastidio. Per questo motivo non volle più dormire in questa camera…

Appuntamento dunque a domani per proseguire la visita a questo interessante Castello, grazie delle vostre visite e dei vostri commenti….😊👍😉

17 pensieri riguardo “Soncino, 4° parte…

  1. Guarda Max manca proprio solo il fantasma dopodiché è perfettissimo

    1. come ho scritto nella narrazione c’era anche quello, solo che si faceva vedere solo la notte, al buio, della serie non mancava nulla in questo Castello 😊😁😉

      1. Eh lo so….ma….io lo volevo vedere… 😅

  2. nei castelli il freddo è amplificato le spesse mura trattengono dentroil freddo o il caldo se c’è un camino..ma lì vedo che non ce ne sono molti! I mobili mi piacciono sempre quando visito vecchi edifici o antichi: il legno usato è sempre massiccio e sarebbe bello potere avere in casa mobili massicci! I fantasmi servono per attirare visitatori o per impressionare gruppi di giovani scolaresche… Bel lavoro Max grazie!

    1. sono quelle leggende che si tramandano da sempre e che tengono un po’ viva la curiosità di chi visita questi luoghi ricchi di storia. I mobili antichi mi piace vederli nei Castelli o nelle dimore d’epoca, in casa preferisco cose moderne, sarà perché sono orientato al futuro 😁😉
      Grazie mille come sempre per le tue bellissime letture, un caro abbraccio, buona serata…😉🤗

  3. Guardando queste bellissime immagini c’è di che scatenare la fantasia e l’immaginazione, 😀. M’immagino questa cucina piena d’attività e di rumore, ad esempio il giorno di Natale. C’è molto fermento e tutti sono impegnati a preparare tante cose buone. Il cuoco che dà ordini mentre i suoi aiutanti sono impegnati in varie incombenze. Dai pentolone fumante posto sul fuoco del camino escono profumi invitanti e che mettono l’acquolina in bocca. Dalle fessure di quelle mura immagino delle sentinelle che pattugliano l’esterno del Castello: tutto sembra tranquillo ma la situazione potrebbe cambiare da un momento all’altro, chissà… Un attacco improvviso da parte del nemico? Una ribellione del popolo contro il signore del castello? Le leggende di fantasmi che infestano un castello sono molto molto affascinanti, 👍. Bellissima tappa Max, 👏👏👏: in particolare mi è piaciuta tantissimo la leggenda. Buona serata e un caro abbraccio, 🌷☺️🤗😀

    1. è sempre con gran piacere che leggo la tua fantasia nell’accompagnare la lettura dei miei post 😊👍👍 chissà a quei tempi com’erano i pranzi, di sicuro per chi viveva lì erano sfarzosi, in prevalenza carne, e poi chissà che altro. Fuori invece mi sa che all’epoca si mangiava l’essenziale per vivere, ma roba genuina, il km zero all’epoca era garantito 👍
      Mi fa piacere che hai apprezzato anche la leggenda del Castello 👍 ora vado a scrivere il seguito, buona serata, un caro abbraccio 🤗😉

      1. Mi basta posare gli occhi sulle foto e subito il cervello si mette a lavorare e la fantasia si scatena, 😉. Mi sa che erano molto molto sostanziosi e ricchi di cibarie di ogni tipo, almeno per i ricchi. Una cosa è certa: di sicuro non ci si alzava mai da tavola a pancia vuota, 😜. Eh, sì: a quei tempi non sapevano nemmeno che cosa fossero gli ogm, i diserbanti, gli ormoni e tutte quelle schifezze chimiche che si trovano sulla frutta e sulla verdura e nella carne che si mangia oggi. Vado subito subito a curiosare nella nuova tappa, 😉. Buona serata e un caro abbraccio anche a te, 🤗🌷😀.

  4. Molto interessante! Davvero chissà che freddo doveva esserci in quelle stanze.
    Bellissimi scatti e coinvolgente narrazione! 👏👏👏👏😊🤗🎇buona serata Max!

    1. eh sì, anche perché il clima era molto diverso da quello attuale, il gelo durava mesi, spesso nevicava, e in quegli ambienti puoi immaginare come si stava la notte. Grazie dei complimenti, un caro abbraccio, buona serata…🤗😉

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