Soncino, 18° parte…

Col post di oggi ecco un’altra sorpresa di Soncino. Ci troviamo davanti alla torre civica che avete visto con l’ultima foto di ieri. Nella piazza principale del borgo ci sono dei portici, sotto ai quali ci sono molte opere artistiche di alto livello che come potete vedere riproducono i mestieri di un tempo. La minuziosa ricostruzione dei dettagli è davvero ammirevole, e la prospettiva tridimensionale li rende ancora più belli da ammirare…

Le opere esposte sono davvero tante, io ne ho colte solo alcune a titolo di esempio. Giusto per farvi vedere anche altri aspetti di queste tavolette artistiche, oltre ai mestieri di un tempo che abbiamo visto nei primi due quadretti, qua sotto ne vedete uno dove sono riprodotti alcuni personaggi storici. Anche in questo caso i dettagli sono pregevoli, notate il copricapo della donna sulla destra, davvero meritevole di attenzione a mio avviso….

Continuando a camminare per le vie di Soncino ecco un’altra cosa curiosa, quello che vedete assomiglia del tutto ad un campanile, ma in questo caso come potete notare non ha le campane e neppure l’orologio sulla facciata. E’ una torre annessa ad un palazzo storico, davvero singolare e anche bella a vedersi, non trovate?…

Ed ora ecco una vera chicca storica, un vecchio mulino che ci riporta con la mente alla vita di un tempo. Anticamente erano presenti 9 mulini a Soncino, questo rimane a testimoniare il lavoro che si svolgeva qua, le pale mosse dalla forza dell’acqua mettevano in moto le macine….

Ormai tutte le fabbriche e la lavorazioni sono automatizzate, ma pensare a come si lavorava all’epoca ci fa riflettere su molte cose. Intanto non s’inquinava, la forza dell’acqua faceva muovere le macchine, non c’erano consumi di energia e non veniva rilasciata nessuna sostanza nociva per l’ambiente. Se ci pensate erano molto più green di come immaginiamo di essere nel nostro futuro…

Dopo questa piccola riflessione ambientale proseguiamo per le strade interne di Soncino, siamo diretti verso la via centrale che presenta dei portici davvero belli, ve li farò ammirare in tutto il loro splendore con la copertina del post di domani che chiuderà questa visita a Soncino…

Appuntamento dunque a domani come sempre, ma essendo domani l’8 marzo fatemi fare i più sentiti Auguri a tutte le donne che mi leggeranno. 😉😊 Anche se le donne vanno amate e ricordate ogni giorno dell’anno, resta pur sempre una ricorrenza sentita 🤗😉

19 pensieri riguardo “Soncino, 18° parte…

  1. pregevoli quelle formelle in cotto, magari. esposizione di qualche artista locale ..bellissima la ruota del mulino o di qualche altra lavorazione…zone ricche d’ acqua quindi sfruttamento di questa risorsa..le ruote sono imponenti e di fattura robustissima..ne ho vista qualcuna anch io, da queste parti sono per le pilerie del riso e per i mulini..tutto molto interessante Max..riscoprire l antico ha molto fascino..buona serata

    1. più che altro come dicevo nel post ci fa riflettere su come un tempo sfruttando l’energia della natura si riusciva a lavorare e produrre, mentre oggi ci si affida solo all’energia, con tutti i costi annessi. Grazie come sempre per apprezzare e leggere con attenzione i miei post. Un caro abbraccio, buona serata…🤗😊😉

    1. il mio intento è quello, anche se poi negli anni magari vedrete qualche borgo, vedi tramonti d’inverno, anche più di una volta, ma sempre in atmosfere e prospettive diverse. Insomma c’è sempre cose nuove qua da me e sono molto felice che mi seguiate con affetto 😊🤗😉👍

  2. Grazie Max, ☺️. Questa tappa è così ricca di meraviglie che non saprei proprio da dove iniziare ad esprimere quanta bellezza trapeli da tutte queste foto. Beh, sarà meglio iniziare dalle prime, 😉: in quelle tavolette c’è tantissimo talento, manualità e creatività. Sicuramente non è facile intagliare con così tanta cura e precisione delle tavolette di, non vorrei dire una stupidaggine, terracotta? Eppure l’artista ha creato dei piccoli capolavori così ricchi di dettagli: meravigliose, 🤩. È vero: quella torre ha in tutto e per tutto le sembianze di un campanile: s’incastona tra quelle case dando l’illusione che faccia parte di una chiesa. Mi piace tantissimo questa riflessione che hai fatto sul modo di lavorare del passato: sicuramente un lavoro fatto di forza fisica e delle cosiddette “braccia rubate all’agricoltura”, 😉. Questo mulino ne è un bell’esempio. Mi sono immaginata uno scenario del genere: degli agricoltori, con in spalla dei grossi sacchi pieni di grano, arrivano a questo mulino e un mugnaio s’appresta a trasformare tutto il grano in farina. Poi ritornano a casa e un po’ di farina la vendono e un po’ la usano per il loro fabbisogno famigliare, creando dei buonissimi panini e della pasta fresca fatta in casa, 😋. Buona serata Max e un caro abbraccio, 🤗🌷☺️😉😘.

    1. è sempre bello vedere come interpreti le mie immagini 😊 grazie di cuore. Eh si un tempo la vita si svolgeva in quei modi, di sicuro il cibo era più salutare di oggi, in quanto si consumava a km zero, non esistevano prodotti di fabbrica con conservanti di ogni tipo, la genuinità era garantita. E come dicevo c’era anche il rispetto per l’ambiente in qualche modo era garantito.
      Un caro abbraccio, buona serata, vado a scrivere l’ultima tappa di questo viaggio, da domani si cambia scenari 😊👍😉🤗

      1. ☺️. Proprio così: vita semplice e cibi genuini: cose che, al giorno d’oggi possiamo solo immaginare. Ora, tra conservanti, coloranti e schifezze chimiche varie, i cibi sembrano avere tutti lo stesso sapore, 😔. Vado subito a leggere l’ultima tappa di questo meraviglioso viaggio, ☺️. Un caro abbraccio e buona serata anche a te, 🤗🌷😘🙂.

    1. mi fa piacere che abbiate trovato molto interessante questo borgo, grazie del commento, un caro abbraccio, buona serata e ancora Auguri per oggi 🤗😉😊👍

    1. proprio così, due cose meravigliose che valeva la pena farvi conoscere, di tavolette ce ne sono molte di più, ne ho fotografate alcune solo per parlarne..😉😊👍👍

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